Aitutaki – 220 km a nord di Rarotonga, l’isola maggiore delle Isole Cook, si trova questo piccolo paradiso terrestre chiamato Aitutaki Island dove siamo atterrati qualche ora fa.
Vi assicuro che non mai visto dall’alto niente di cosi bello. Il volo è stato uno spettacolo con un piccolo bimotore a elica della Rarotonga Airlines. Siamo decollati in condizione di vento forte e devo dire il pilota è stato davvero bravo, a parte qualche piccolo sobbalzo il volo, durato quarantacinque minuti, è stato quasi come un giro turistico. La hostess, unica per una ventina di posti a sedere, oltre a essere gentile e sorridente come tutti qua alle Cook al momento si aggiudica il premio come la più bella ragazza locale che abbia visto da quando siamo arrivati.
Meravigliosa la vista dell’atollo dall’alto con le sfumature dal blu dell’oceano fino al turchese della laguna dentro la barriera dove invece predominava il bianco dei frangenti. Il verde della palme da cocco inclinate sulla sabbia bianca verso il mare predominavano sul resto del paesaggio. Avete in mente quella foto da poster con paesaggi perfetti da sogno, ora ho capito dove le andavano a scattare.
Al nostro arrivo non solo c’era qualcuno ad aspettarci, stavolta ho visto il sogno di farmi mettere al collo finalmente una ei, la collana di fiori di frangipane freschi. L’aeoporto di Aiutaki è ancora più piccolo di quello di Rarotonga e per questa ragione diventa al momento il mio aeroporto preferito al mondo. Il ritiro bagagli è stato anche questa old style, con un carrellone fuori dalla porta. Abbiamo dovuto ridurre il nostro bagaglio perchè sapevamo di non poter portare più di venti chili a testa, e quindi siamo rimasti con un bagaglio in due e la sacca con le nostre tavole e il fucile da pesca.
Lexie ci ha accompagnato al Samade Beach dove lavora, dove siamo stati accolti da Thomas il proprietario, che in compagnia di due nonne arrivate con noi ci ha raccontato un po’ di cose da fare e non fare, fornendoci anche informazioni utili. Abbiamo scoperto che a differenza di Raro dove abbiamo visto qualche zanzara solo la sera, ma non più di tanto, qui ce n’è abbastanza. Per fortuna abbiamo il repellente, almeno per me, sembra che a Kim non siano interessate, c’è sempre qualcuno a cui loro piaccioni di più, no? Sono onorato di essere il prescelto. Abbiamo poi scoperto dei granchi che rubano la roba e che presto il resort sarà dotato di pannelli solari fotovoltaici e che i kayak e i sup parcheggiati sotto la tettoia in spiaggia sono a nostra disposizione. Non ce lo siamo fatti dire due volte.
Così dopo che Kim si è fatto un’oretta di kite e io mi sono guardato attorno, siamo saltati su due kayak e andati in esplorazione. Peccato che dopo dieci minuti contro corrente cercando riparo su un altro isolotto una pala della mia pagaia di è rotta. Abbiamo provato a cercarla ma per via della corrente e del forte vento la visibilità sott’acqua era inferiore ai cinquanta centimetri, così dopo venti minuti ci abbiamo rinunciato. Abbiamo proseguito lo stesso infilandoci in un canale contro corrente fino a quando non potetavamo andare oltre per via della corrente. Poi non è che fosse facile pagaiare con una pala sola, come gli antichi navigatori, in quella condizione. È stato davvero divertente in ogni caso fassi portare dalla corrente al rientro e timonare con metà pagaia.
Dopo essere andati a prendere la macchina abbiamo deciso di fare un giro in paese ma a quanto pare non c’è nessuno in giro, come ci a spiegato Lexie appena arrivati, qui la domenica è di buona usanza riposare, a quanto pare è un’usanza tramandata da missionari cristiani. Cercheremo di attenerci alla usanze locali… niente birra per Kim in paese perchè la domenica non si posso vendere, ma al rientro mentre parlavo di come mi piacerebbe mangiare qualche bel granchio di una certa dimensioni, ce ne siamo ritrovati diversi sulla strada. Siamo tornati indietro a osservare da vicino il primo, puntandogli i fari della macchina dato che era ormai buio. Era anche di una dimensione quasi accettabile, ma abbiamo deciso di risparmiarlo e pensarci nei prossimi giorni, in fondo oggi è domenica e qui non solo non si lavora ma non si dovrebbe fare nulla…
Domani è previsto vento da Est 60 km/h, e onde di otto metri oceaniche che vuol dire tipo 15 metri nostri. Se il vento non ci porta via potremmo surfare dentro il resort. A se il vento non lo spazza via, è davvero carino con ii bungalow in legno come piace a noi, molto informale, ma il genere di sistemazione che apprezziamo e dove ci sentiamo a nostro agio.