Una nuova visione delle relazioni umane
Uno dei libri che mi ha accompagnato nell’ultimo anno. È arrivato nelle mie mani in uno dei modi non convenzionali con cui mi vengono offerti in dono alcuni libri. Questo in particolare è stato “dimenticato” da un mio amico di nuova conoscenza con cui ho trascorso il capodanno del 2009. Poco dopo sono partito per l’Australia dove poi al momento giusto ho cominciato a leggerlo.
Devo ammettere che mi ha aiutato meglio a comprendere quello che mi stava capitando in ambito relazionale. E ancora una volta le parole che uscivano dalle pagine erano come già racchiuse nel mio cuore. Devo essere sincero avevo sempre sentito parlare di Osho, ma non avevo letto nulla. Con te o senza di te mi ha scelto, ripeto, al momento giusto. In questi giorni lo sto rileggendo. Poco per volta però non è un libro che si legge tutto di un fiato, mi aiuta a ricordarmi quello che già sento, a volte le sue parole sono come un mantra per me.
Nel libro ci ho trovato diverse similitudini con i concetti espressi da Eckhart Tolle ne Il Potere di Adesso anche se Osho ha un modo per esprimere la sua consapevolezza a volte davvero schietto, senza mezzi termini. Non dico che non mi piace, a volte è provocatorio, ma devo dire che non ci sta male il suo stile un po’ ruvido anche quando parla di argomenti a volte “delicati”. Un gran bel libro comunque e lo consiglio a chi voglia comprendere meglio le relazioni ma soprattutto a chi sta sperimentando o sta per sperimentare l’Amore autentico. E perché no anche a tutti gli altri, in fondo un libro così non può fare che bene. Ma ripeto un libro che va letto al “momento giusto”, ognuno ha il suo, e se non vi sentire pronti a digerire la sua verità vorrà dire che lo metterete nella libreria in mezzo agli altri e un giorno vi cadrà in testa mentre rimettete in ordine. Vi auguro accada presto :).
Dalla quarta di copertina:
«L’amore non è un bisogno, ma un traboccare… L’amore è un lusso. È abbondanza. Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi. Significa avere nel cuore infinite melodie da cantare; che qualcuno ascolti o no è irrilevante. Anche se nessuno ascolta, devi comunque cantare, devi danzare la tua danza». Nelle profonde e illuminanti pagine di Con te o senza di te Osho riflette sul tema dell’amore. L’amore affrontato in tutti i suoi aspetti spirituali e fisici e in tutte le sue forme dal punto di vista affascinante e rivoluzionario del grande mistico indiano. Una lezione fondamentale di un maestro contemporaneo che ancora una volta illumina e spiazza con la sua inconfondibile alchimia di leggerezza e profondità.
Osho (India 1931-1990) è un mistico contemporaneo che ha dedicato la vita al risveglio delle consapevolezza. Sono sorti alcuni centri nel mondo dove è possibile sperimentare la proposta esistenziale di Osho nella sua completezza. Il Resort di meditazione di Pune, in India, è uno di questi. Io l’anno scorso invece sono stato invitato a una cena vegetariana in un Osho Center a nord di Byron Bay (NSW – Australia), la cena era deliziosa ma non ho avuto il piacere di fare una esperienza diretta di meditazione o di sperimentare le tecniche per la crescita personale che praticano; se qualcuno di voi avesse voglia di raccontare la propria esperienza in merito lo invito a scrivermi magari potremmo pubblicarla nel blog.
Alcuni brani tratti dal libro:
«Per una relazione è necessaria sia l’intimità che la lontananza; infatti in una relazione viva esiste sempre lo stare vicini e l’allontanarsi: avvicinarsi e allontanarsi senza distruggere l’individualità.»
«L’amore non è ciò che si intende di solito. L’amore comune non è che una finzione; dietro di esso si nasconde dell’altro. L’amore autentico è un fenomeno totalmente diverso: non è un pretendere, bensì un condividere; non conosce il chiedere, ma la gioia di dare.
L’amore ordinario pretende tanto e troppo, quello autentico non è per nulla avido: esiste, semplicemente. L’amore ordinario diventa in pratica qualcosa di nauseabondo, di melenso, di insopportabile, ciò che si definisce “una sdolcinatura”. È rivoltante, disgustoso. L’amore autentico è un nutrimento, rafforza la tua anima. L’amore comune non fa che nutrire il tuo ego: non il tuo sé autentico, ma quello fittizio. Ricorda: l’irreale nutre sempre ciò che è irreale, il reale nutre ciò che è reale.
Mettiti al servizio dell’amore autentico, cioè dell’amore al suo livello più puro, dona, condividi tutto ciò che hai, e godi nel condividere. Non farlo come un dovere, perché in tal caso tutta la gioia sparirebbe, e non pensare che stai facendo un favore all’altro, non pensarlo mai, nemmeno per un momento. L’amore non è mai un favore; al contrario, quando qualcuno riceve il tuo amore, tu hai la sensazione di ricevere un favore. L’amore è grato di essere stato ricevuto.
L’amore non desidera mai né ricompense né ringraziamenti. Se dall’altra parte arriva della gratitudine, l’amore è sempre sorpreso; è una piacevole sorpresa, perché non c’erano aspettative.
Non puoi frustrare un amore autentico perché, in primo luogo, non esiste aspettativa, né puoi appagare un amore inautentico, perché è così radicato nell’aspettativa che, qualunque cosa venga fatta, risulterà sempre inadeguata.
La sua aspettativa è troppo grande, nessuno può soddisfarla. Per cui l’amore inautentico provoca sempre frustrazione, mentre l’amore vero porta sempre appagamento.
E quando dico: “Mettiti al servizio dell’amore”, non sto dicendo di metterti al servizio di qualcuno che ami; no, nient’affatto. Non sto dicendo di metterti al servizio di un amante, ma dell’amore. bisognerebbe venerare l’idea stessa dell’amore. La persona che ami è solo una delle forme di quell’idea pura, ma l’esistenza intera non contiene altro che milioni di forme di quell’idea. Il fiore è un’idea, una forma, la luna un’altra, la persona che ami un’altra ancora… tuo figlio, tua madre, tuo padre sono tutte forme, onde nell’oceano dell’amore. Ma non trasformarti in un servitore della persona che ami, ricorda sempre che la persona che ami è solo una minuscola espressione dell’amore.
Servi l’amore attraverso quella persona amata, in modo da non attaccarti mai a quest’ultima, E quando non si è attaccati alla persona amata, l’amore raggiunge le vette più alte. Nell’istante in cui ci si attacca, si comincia a cadere verso il basso. L’attaccamento è una forma di gravità; il non-attaccamento è grazia. L’amore inautentico è un altro nome per l’attaccamento, l’amore vero è molto distaccato.
Il falso amore si dimostra preoccupato… lo è sempre. L’amore sincero è premuroso, ma non ha preoccupazioni. Se ami davvero un uomo, ti preoccuperai di appagare il suo bisogno autentico, ma non ti curerai inutilmente delle sue sciocche e stupide fantasie. Ti prenderai cura dei suoi bisogni, ma non gli sarai vicino per soddisfare i suoi falsi desideri. Non appagherai nulla di ciò che in realtà gli farebbe male. Per esempio, non appagherai il suo ego, anche se quest’ultimo avanzerà delle richieste. La persona troppo preoccupata, attaccata, realizzerà le pretese dell’ego: in tal caso, starai avvelenando il tuo amato. Sarai premurosa, nel senso che saprai distinguere quando non si tratta di bisogno reale, ma di un bisogno dell’ego: in quel caso non lo soddisferai.
L’amore conosce compassione, non la preoccupazione. Qualche volta è duro, perché a volte è necessario essere duri. Altre volte questo amore è molto distante; se essere distanti aiuta, l’amore è distante. Altre volte ancora è molto freddo; se è necessario essere freddi, è freddo. Qualunque sia il bisogno, l’amore è premuroso, ma non preoccupato. Non soddisferà alcun bisogno inautentico, alcuna idea velenosa presente nell’altro.
Ricerca, medita sull’amore, sperimenta. L’amore è il più grande esperimento della vita, e coloro che vivono senza sperimentare l’energia dell’amore non sapranno mai che cos’è la vita. Si limiteranno a restare sulla superficie, senza scendere nelle sue profondità.»
– «Per favore, potresti parlare della differenza che passa tra un sano amore per se stessi e un orgoglio egocentrico?»
«Esiste una differenza enorme, anche se le due cose si assomigliano molto. Un sano amore per se stessi ha un immenso valore spirituale. Se una persona non ama se stessa, non sarà mai in grado di amare nessun altro. La prima onda d’amore deve nascere nel tuo cuore; se non è sorta per te stesso, non può sorgere per nessun altro, perché chiunque altro è molto distante da te.
Dunque, si deve amare il proprio corpo, si deve amare la propria anima, si deve amare la propria totalità. Ed è qualcosa di naturale, altrimenti non sarai affatto in grado di sopravvivere. Ed è bello perché ti rende bello: la persona che ama se stessa è piena di grazia, è elegante. La persona che ama se stessa inevitabilmente diventerà, più silenziosa, più meditativa, più immersa nella preghiera rispetto a una persona che non si ama.
Se non ami la tua casa, non pulirai; se non l’ami, non la dipingerai; se non l’ami, non l’abbellirai con un giardino e con un laghetto di fiori di loto. Se ami te stesso, creerai intorno al tuo essere un giardino. Cercherai di fare crescere il tuo potenziale, cercherai di esprimere tutto ciò che in te può essere espresso. Se ami, continuerai a riversare il tuo amore su di te, continuerai a nutrire il tuo essere.
E se ami te stesso rimarrai sorpreso: gli altri ti ameranno. Nessuno ama una persona che non ama se stessa. Se neppure tu riesci ad amare te stesso, chi si accollerà questo peso? E la persona che non ama se stessa non può restare neutrale. Ricorda: nella vita non esiste alcuna neutralità…»
«… Io insegno l’amore per se stessi. Ma ricorda, amore per se stessi non significa orgoglio egocentrico, niente affatto, significa esattamente l’opposto. La persona che ama se stessa scopre che in lei non esiste alcun sé. L’amore dissolve sempre il sé: questo è uno dei segreti alchemici che dev’essere compreso, appreso, sperimentato. L’amore dissolve sempre il sé. Ogni volta che ami, il sé scompare. Quando ami una donna, almeno nei pochi istanti in cui senti amore reale per lei, in te non esiste un sé, alcun ego.
L’ego e l’amore non possono esistere insieme. Sono come la luce e l’oscurità: quando viene la luce, l’oscurità si dissolve. Se ami te stesso, ti sorprenderai: l’amore per se stessi implica la scomparsa del sé. Nell’amore per se stessi non esiste mai un sé. Questo è il paradosso: l’amore per se stessi è totale assenza di sé. Non è egocentrismo; perché ogni volta che esiste la luce non c’è alcuna oscurità, e ogni volta che esiste amore non c’è alcun sé.
L’amore scioglie il sé congelato. Il sé è simile a un cubetto di ghiaccio, l’amore è simile al sole del mattino. Il calore dell’amore… e il sé inizia a sciogliersi. Più ami te stesso meno troverai un sé dentro di te, per cui diventa una meditazione profonda, uno slancio appassionato verso il divino.»
E ancora…
«L’esperienza più grande della vita ti accade quando dai senza condizioni, senza aspettarti nemmeno un semplice “grazie”. Al contrario, un amore reale e autentico si sente in debito verso la persona da cui viene accettato. Quest’ultima avrebbe potuto respingerlo.
Quando cominci a donare amore con un profondo senso di gratitudine per tutti coloro che lo accettano, avrai una sorpresa: sarai diventato un imperatore, non sei più un mendicante che implora l’amore con una ciotola, bussando a ogni porta. E le persone alle cui porte stai bussando non possono darti amore, sono loro stesse mendicanti. I mendicanti si chiedono amore l’un l’altro e provano rabbia e frustrazione, perché l’amore non arriva. Ma questo è inevitabile. L’amore appartiene al mondo degli imperatori, non dei mendicanti. E un uomo è un imperatore quando è così colmo d’amore da poterlo donare senza condizioni.
A quel punto avrai una sorpresa ancora più grande: quando cominci a donare il tuo amore a chiunque, persino agli stranieri… infatti, il punto non è a chi doni, in quanto la gioia di donare è tale e così grande che nessuno si preoccupa di colui che riceve. Quando questo spazio entra nel tuo essere, cominci a donare a tutti indistintamente: non solo agli esseri umani, ma anche agli animali, agli alberi, alle stelle più lontane, perché l’amore è qualcosa che può arrivare anche alla stella più lontana, grazie al tuo sguardo amorevole. Grazie al tuo tocco, l’amore può essere trasmesso a un albero. Non c’è bisogno di dire una sola parola… può essere trasmesso nel silenzio più assoluto. Non è necessario dire qualcosa, perché si dichiara da solo. Ha le sue vie per arrivare alle profondità più grandi, dentro il tuo essere.
Innanzitutto sii colmo d’amore, poi la condivisione accadrà. E la sorpresa più grande è questa: tanto doni, altrettanto cominci a ricevere da fonti, prospettive e uomini ignoti, dagli alberi, dai fiumi, dalle montagne. Da ogni angolo, da ogni cantuccio dell’esistenza, l’amore comincia a riversarsi su di te. Più dai, più ricevi. La vita si trasforma in una danza d’amore allo stato puro.»