Il vulcanico combo soul Neozelandese Fat Freddy’s Drop aveva ammaliato mezzo mondo nel 2005 con lo strabiliante esordio Based On A True Story, album neozelandese più venduto di tutti i tempi, 8 volte disco di platino soltanto in Nuova Zelanda, e poi anche grande successo nel resto del mondo. Un risultato a quanto pare unico se si pensa che il loro è un album indipendente che ha goduto di promozione nulla se non quella del passaparola.
Personalmente ho avuto il piacere e l’onore di scoprire la loro musica grazie al mio caro amico neozelandese Karl, detto Pohio, che vive in Western Australia che mi ha fatto conoscere loro e altri gruppi kiwies (neozelandesi) come i Katchafire e i Salmonella Dub.
Sono anni che li ascolto e sono stati colonna sonora nel viaggio in Nuova Zelanda in cui racconto nell’ultima parte di No Destination che presenterò per la seconda volta a Milano (l’altra è stata al concerto di Xavier Rudd giovedì 27 giugno). Il loro sound mi accompagnava alla guida del van che avevo noleggiato in Viaggio a Aetearoa (Nuova Zelanda in lingua maori appunto). Difficile catalogarli in un genere ma mi sento di riconoscere influenze dub, roots, soul, funk, jazz e fusion, e uno sfondo raggae.
Di sicuro una di quelle band che dal vivo fanno ballare anche i tavoli, gradevoli e lounge nei cd ma potenti, coinvolgenti e strabilianti dal vivo.
Davvero una band da sentire live, e lasciare entrare il loro sound dritto al cuore fino alle radici della Terra.
La presentazione di No Destination si terrà prima del concerto intorno alle 19.30: I see you there…
Winki