Koomal è il nome tradizionale aborigeno del mio carissimo amico Josh Whiteland.
Conosco Josh da diversi anni e chi ha seguito la avventure del Wardandi Aborigenal Tour in Italia, in cui ho accompagnato lui e suo zio Bill, sono certo che sarà felice di leggere quello che sto per raccontarvi, beh chi non lo conoscesse voglio sperare :).
Quindi per chi si fosse perso gli articoli e le serate che ho avuto l’onore e il piacere di presentare in quel viaggio meraviglioso, anche se faticoso, può leggere se vuole gli articoli nel blog cominciando dal primo The Wardandi Aborigenal Tour in Italia.
Bill Webb e Josh, sono due carissimi amici aborigeni appartenenti alla tribù dei Wardandi e Bibbulman del Sud Ovest Australia. Sono connesso con loro da diversi anni e nel viaggio di cui accennavo sopra siamo stati invitati a partecipare al Didjin’Oz Fest, il Festival Internazionale del Didjeridoo e della musica aborigena che si tiene ogni anno a Forlimpopoli in provincia di Forlì-Cesena. Il festival vede oltre alla musica tradizionale aborigena concerti con didjeridoo suonati con diversi stili. Se guardate i programmi delle edizioni passate potete rendervi conto di come alcuni tra migliori artisti al mondo suonatori di didjeridoo hanno partecipato alle varie edizioni del festival che quest’anno raggiunge la 13^ edizione e si terrà il 10-11-12 luglio sempre a Forlimpopoli. Il festival è inoltre dedicato all’arte e alla cultura australiana, al cinema e a tutto quello che riguarda il Continente Rosso che sia inerente alle forme artistiche. Per aver maggiori informazioni vi invito a visitare il sito ufficiale e a non mancare alla prossima edizione perchè a quanto mare l’ospite principale è uno dei più famosi suonatori di didjeridoo (lo strumento tradizionale australiano) al mondo.

Zio Bill in veste di spirito Wardan e io (Winki) nella veste del cacciatore Wardan a cui lo spirito appare in sogno
Tornando a Josh negli ultimi anni c’eravamo persi di vista però sentivo che quest’anno l’avrei rivisto. Così dove averlo mancato di un soffio al Nannup Music Festival, che si è tenuto lo scorso marzo qui in Western Australia, dove Josh ha suonato aprendo i concerti con il Welcome to Country, l’ho incontrato “per caso” al corcerto dei Kallidad di cui vi parlerò presto. Il Welcome to Country invece è una cerimonia aborigena che viene celebrata come forma di rispetto e di riconoscimento prima di eventi, manifestazioni e concerti che si tengono in Terra Aborigena. Credo che sia una cosa molto importante, ed è come avere un benestare spirituale degli antenati, e può essere fatta anche da persone non-aborigene prima di suonare appunto, per onorare la terra su cui si tiene poi il concerto e come forma di riconoscimento che ci si trova in territorio aborigeno.
Qualche sera dopo il nostro incontro, non vi nascondo che eravamo entrambi davvero contenti di esserci ritrovati, ero a cena a casa sua e ho conosciuto la sua nuova famiglia. Per me un onore e un piacere essermi riconnesso con lui. Purtroppo non sono riuscito ad vedere ancora Bill che a quanto pare è in walkabout.
Quella sera Josh mi ha invitato a partecipare ad uno dei suoi tour, e così qualche giorno dopo in compagnia di un paio di turisti e qualche locale ci siamo trovati alle Ngilgi Caves per trascorrere un paio d’ore con Josh in cui ha condiviso la sua conoscenza. Le Ngilgi sono grotte sacre nel territorio aborigeno del Sud Ovest Australia, e quale guida migliore potevamo avere se non uno dei discendenti dei Wardandi per vivere un’esperienza indimenticabile.
Durante la passeggiata nel bush Josh ha condiviso una parte della conoscenza aborigena legata al geologia del territorio, le tradizioni, l’utilizzo di piante per alimentazione ma anche per curarsi.
Ci siamo poi fermati ad ascoltare una parte del Dreamtime legata alle Ngilgi Caves e ascoltando le leggende tramandate da generazioni io mi sono sentito catapultato in una dimensione spazio temporale senza fine. Era come se la storia che sentivo la conoscessi già, e forse è proprio così. D’altronde si spiegherebbe in questo modo perchè sono così connesso ai Wardandi People e li sento come parte della mia famiglia allargata.
Ora mi piacerebbe davvero condividere la leggenda di Ngilgi – lo Spirito buono dell’Oceano – e Spirito del Tuono, dei Fulmini, della Pioggia, delle Onde e del Vento e la sua impresa in cui ha scacciato Wolgoine uno spirito cattivo che viveva nelle grotte tanto tempo fa, purtroppo non mi sento di farlo per rispetto verso i miei fratelli aborigeni. Sento però che ognuno qua è il benvenuto se arriva con la mente, ma soprattutto il cuore aperto. Se avrete voglia di vivere un’esperienza con Josh so per certo che lui sarà più che felice di accompagnarvi nella sua terra e condividere una parte della conoscenza che viene tramandata da migliaia di anni. D’altronde questo, oltre ad essere un modo per mantenere viva la sua cultura, è diventato anche il suo lavoro.
Ho chiesto il permesso a Josh di scattare qualche foto e mi è stato concesso, sempre meglio chiedere per rispetto, e prima di entrare nelle grotte Josh ci ha invitato a fare un piccolo rituale di purificazione. Entrare nel sottosuolo ancora una volta come l’ultima esperienza in Nuova Zelanda è sempre qualcosa di molto suggestivo. Anche perchè questo grotte sono davvero lunghe e incredibilmente belle. Josh ci racconta che per la sua gente le grotte erano e sono ancora il passaggio dopo la fine della vita, quando l’anima attraverso la profondità della Terra torna verso l’Oceano e quindi a casa. Per i Wardandi come per altre tribù aborigene sono appunto il ponte con l’Aldilà e a maggior ragione bisognerebbe recarsi in questi luoghi con totale rispetto.
Ci racconta anche che ci sono centinaia di grotte della regione di Margaret River, in Western Australia, che è una parte del territorio della sua Gente… e che molte di queste si svilippano fino a sotto il fondale marino.
Poi ad un certo punto si ferma e afferando il didjeridoo ci chiede se ci va di ascoltare un pezzo che vorrebbe dedicarci… ancora una volta il tempo si ferma e come in una sorta di trance meditativa credo di partire per un viaggio spazio temporale!!
Non è solo la sua bravura e la musica che riproduce che conosco già, l’intera grotta diventa come una immensa cassa di risonanza e anche altri turisti distratti e rumorosi si fermano e ci raggiungono per unirsi a questo spettacolo unico…
Josh organizza anche tour culturali e di bush tucking, come riconoscere e cibarsi di piante tradizionali… ma di questo vi parlerò nel prossimo articolo. Ci tengo a condividere che un’esperienza in Australia senza essere entrati in contatto con il popolo custode originario di questa meravigliosa non sarebbe completa.
Se volete contattare Josh potete farlo tramite il suo sito o i contatti sottostanti, se dite poi che vi mando io sono sicuro che vi regalerà qualche ulteriore sorpresa:
Koomal Dreaming: www.koomaldreaming.com.au – email: josh@koomaldreaming.com.au