Breve recensione

Un racconto di viaggio e un’esperienza straordinaria.

All’interno si trovano amicizia, saggezza, onestà, divertimento, alcune volte rabbia e… tanto amore! Potrebbe sembrare un romanzo fantastico, ma sono le riflessioni di un viaggiatore durante la sua esperienza australiana alla ricerca di un sogno e di un luogo. È un cammino iniziatico, il punto di unione tra occidente e spiritualità zen.

Un racconto intenso, pieno di vita e mai forzato, che sicuramente farà riflettere. Un libro pieno di energia che cattura fino all’ultima pagina. La ricerca della Baia della Luna, un luogo reale, ma che è nei sogni di ognuno di noi.

La prima volta che avevo visto le foto sul libro che Peter mi aveva regalato mi si era aperta una breccia nell’anima, fino a farmi pensare di partire alla ricerca di quel luogo. Il libro era dedicato a una spedizione negli anni Settanta, ma non c’era alcun riferimento sulla posizione geografica. L’unica informazione certa diceva che era in Australia, ma dove?…

 

Recensione più dettagliata (a cura di Rosa Tumolo)

Lo dirò molto candidamente: quando lessi per la prima volta – la prima bozza – La Baia della Luna di Winki ne rimasi entusiasta, tanto da catturarmi fino all’ultima pagina, come rapita.

E senza giri di parole posso dirvi che ho voluto fermamente appoggiare questo libro che è un po’ la continuazione ideale di “Australia: quando un sogno diventa realtà”.

Ideale perché l’intenzione di Winki di scrivere un altro libro sempre ambientato in Australia è pervasa in ogni pagina de la Baia della Luna. Ideale perché c’è sempre il Surf che fa da sfondo alle storie che si intrecciano ogni giorno nel Continente Rosso, c’è la musica, il blues, il jazz, c’è sempre il viaggio e la ricerca. C’è sempre la voglia, mentre lo stai leggendo, di prendere uno zaino e partire, on the road, all’avventura.

Ideale perché, oltre ai punti saldi che sono parte integrante della vita dell’autore, c’è molto di più.

L’avventura inizia grazie a un libro fotografico, dono di un amico australiano prima di ripartire per la sua terra, che da l’input per la ricerca di un luogo che sembrerebbe leggendario: La Baia della Luna. Assieme a due amici, Winki prende la decisione di partire e cercare questo posto suggestivo, sentendone il richiamo, come canto di sirena.

Ed eccoci di nuovo nel Continente Rosso. Tavola da surf, matita in mano (si perché lui scrive rigorosamente a matita) e visto di un anno, troviamo Fabrizio accompagnarci passo passo, luogo per luogo, città per città, paese per paese, attraverso il deserto, alla ricerca di questa baia, segreta e magica, attraverso esperienze belle e brutte, ma comunque reali, riportate con fedeltà e col suo stile diretto e senza tanti giri di parole.

E questo viaggio diventa più di una ricerca. “La Baia della Luna” è una vera e propria meta iniziatica. Fabrizio ci conduce per mano in quel tipo di viaggio che precede un rituale di iniziazione, alla ricerca di un posto che è come un sogno, una meta da raggiungere, un luogo che è realtà, ma è anche dentro ognuno di noi.

“La Baia della Luna” è una storia che racconta di amicizia, di rispetto per essa e per la Natura, di prove da superare, di missioni da intraprendere, di tenacia e di consapevolezza. È una storia dove si trova allo stesso tempo saggezza, onestà e divertimento – che non guasta mai. C’è una dose di rabbia contro le ingiustizie, ma anche amore che non può certo mancare.

In queste pagine, così fitte e numerose, c’è l’esperienza di Fabrizio che ci insegna come bisogna fare per raggiungere le mete che ci prefiggiamo con poche semplici regole: ascoltarsi, nel corpo e nella mente, imparando anche dalle disavventure, aprendoci al significato di ciò che ci accade e cambiare rotta se ce n’è bisogno.

È in fin dei conti vita vera. L’annotazione delle sue riflessioni è così precisa e spensierata, così sincera, che ci fa sentire più vicini a lui e l’immaginazione è fervidamente nutrita dalle sue descrizioni. Nello stesso tempo è intenso, spirituale, intimo. Perché la vita è fatta anche di questo.

“La Baia della Luna” si legge come aria pura, non si avverte nessuna forzatura, ma forse una sorta di ingenuità non sui fatti della vita, ma di come la si guarda questa vita, con uno sguardo così sincero che quasi imbarazza. Il Surf, in questo nuovo cammino, è la via che lo conduce verso la Consapevolezza e il contatto più profondo con la Madre Terra.

Ci sarebbe così tanto da dire, ma non voglio rovinarvi il gusto della scoperta e della lettura.

E prima di lasciarvi immergere in questa nuova ricerca, per ultima cosa – ma non certamente meno importante – vorrei ringraziare Winki, non solo attraverso questo mio commento sul suo libro, ma anche direttamente, per avermi citata nei suoi ringraziamenti. Per me è stato spontaneo credere fermamente in qualcosa che reputo sincero e reale, proprio come la storia che leggerete in queste pagine

“Non importa dove tu vada in Australia, est, ovest, nord o sud, ci sarà sempre un posto meraviglioso come questo dove potrai godere di una serata indimenticabile attorno a un fuoco … “