Les Neiges d’Antan

«Mais où sont les neiges d’Antan!» – «Ma dove sono le nevi di Antan?» è il verso della poesia di François Villon La Ballata delle dame di un tempo che fu, da cui prende il nome un luogo magico situato in Valtournenche, nella Valle d’Aosta.

Un albergo di famiglia, prima del nonno, poi del papà e ora di Ludovico, che con la sua compagna Clara, lo hanno trasformato in uno charme resort. Anche se mi viene difficile etichettare posti del genere, per me rappresentano quelle location che rientrano a pieno merito in questa sezione “Luoghi dell’Anima”.

 

Premettendo che l’hotel considerato un 3 stelle, ha degli standard da 10 e forse anche 11 stelle :), e che lo si potrebbe definire anche uno luxury hotel, dal mio punto di vista un soggiorno in un luogo del genere è a tutti gli effetti un viaggio nel benessere.

Che siano in montagna o al mare, le strutture fatte con materiali naturali le preferisco alle altre. Come in questo caso dove pietra, legno e vetro sono gli elementi principali con cui è costruito l’albergo. Altro ingrediente davvero importante di un’esperienza come questa, è l’ospitalità e il savoire faire dei padroni di casa.

Ancora una volta sono state quelle famose “coincidenze” di cui parlo sempre nei miei libri, che mi hanno portato a conoscere Ludovico. Il tramite questa volta è stata Sara, un’amica di Aosta, che sapendo che ero in Valtournenche mi ha scritto un messaggio: “Winki credo che tu debba andare a trovare Ludovico, un mio caro amico che ha un luogo che ti piacerà di sicuro, sia per i corsi di detox che organizzi, sia perché so che vi piacerete”. Cosi è stato.

Tant’è vero che ci sono tornato due giorni dopo per passare ancora un po’ di tempo con lui e raccontarvi la meraviglia che sono riusciti a creare con fantasia, attenzione e buon gusto.

Non mi impressiono di certo a vedere sistemazioni extra lusso, perché molte in cui ho soggiornato erano austere e senza un’anima e io preferisco dormire nei luoghi invece che l’anima ce l’hanno eccome. Che sia una stanza di una casa famiglia, un b&b, un hotel particolare o un eco-resort. Per me è importante la cura dei dettagli che raccontano la quantità d’amore messo nella realizzazione. Chi mi segue da tempo sa che quando posso dormo volentieri into the wild, anche se so apprezzare molto un’ottima sistemazione quando è immersa nella natura e realizzata nel rispetto di essa.

Les Neige d’Antan rimane sulla strada che da Valtournenche va ad Cervinia, e una delle perle che ho avuto il piacere di ammirare è la vista della sala ristorante che ha sullo sfondo proprio il famoso Cervino, conosciuto all’estero come Matternhorn. Uno degli scorci più spettacolari che la montagna alpina possa regalare.

 

Appena varcata la soglia d’ingresso, il calore del legno e i dettagli come il salottino della reception, unito poi alla hall che è già parte del ristorante conduce verso quell’osservatorio naturale di cui accennavo sopra.

 

Dall’ingresso, prendendo invece la direzione opposta al ristorante, si accede al bar che è in pieno stile di montagna. Curato in ogni dettaglio, da lì si entra nella lounge room, con dei divani e poltrone talmente spaziosi e comodi, che mi sono subito immaginato assopirmi sopra dopo una bella giornata sulla neve. Oltre alle chitarre, al didjeridoo, le bellezze di questa sala spaziosa sono il camino a vista, aperto su tre lati, e la collezione di dischi con relativa postazione dj, per ascoltare tutto il repertorio della musica su vinile che uno desidera.

 

La storia non può di certo finire qui, perché le stanze, di cui le foto parleranno da sole, sono un bijoux, Quelle storiche sembrano appena realizzate, e quelle nuove sono un misto di arte, stile di montagna e zen, con la vista sulle alture e i boschi circostanti.

La zona benessere classica con la spa, è stata arricchita da un nuovo progetto con alcune vasche in legno, stile giapponese, con una vetrata che si affaccia sul bosco innevato d’inverno e sul verde della primavera/estate.

La zona che mi ha davvero lasciato a bocca aperta, è stata la sala “dello yoga”. Un luogo ideale per lo svolgimento di un ritiro di purificazione e yoga di quelli che piacciono a noi. La sala, con il tetto e il pavimento in legno, oltre alla vista fotonica sulla valle innevata a destra e sul bosco bianco a sinistra, ha un altro camino spaziale in cui ci si potrebbe dormire dentro.

 

Riguardo al ristorante ho avuto la fortuna di assaggiare una rivisitazione squisita della famosa zuppa Valpellinze, ricetta originaria di famiglia, tramandata dal nonno al padre e ora ai figli. Non vedo l’ora di tornare per degustare altri piatti , perché mi è bastato dare un’occhiata alla carta per capire la qualità e la ricercatezza delle preparazioni.

 

Consiglio vivamente un soggiorno in questo luogo di pace, che sia un weekend o una settimana bianca, ma perché non fuori stagione, sono sicuro che vi piacerà come è piaciuto a me.

Ho scoperto che Les Neige d’Antan è considerando l’hotel migliore della Valle d’Aosta e uno dei migliori 30 d’Italia. Per me le classifiche non contano più di tanto, perché l’esperienza personale vale molto di più, però su Trip Advisor, ho notato con piacere le centinaia di recensioni “eccellente”.

 

Vi auguro quindi di concedervi una vacanza in questo luogo da sogno e di scrivere voi la vostra poesia.

Ci tengo a ricordare che in questo momento ancora di più, sono le piccole economie ad avere il bisogno del nostro contributo. Il mio lavoro è quello di raccontare la bellezza, per portare l’attenzione alle realtà che vogliamo vivere. Aho!