Bundjalung Clan / Islander
Ho conosciuto Scott e suo fratello Dean, nel meraviglioso viaggio in cui ho scritto La Baia della Luna. Io, Bebo e Paolo eravamo a Noosa Head quando siamo stati mandati da Margie Wegener, la moglie di Tom, al British Arm nella Gold Coast, che era un backpacker (specie di ostello) molto particolare. Richie, il fratello di Margie all’epoca lo gestiva e nel periodo che siamo rimasti ospiti da lui abbiamo avuto l’onore e il piacere di conoscerli. Dean mi ha dipinto una parte di una tavola da surf e mi ha aiutato e insegnato a dipingere l’altro lato con le loro tecniche di pittura aborigena. Inutile dire che quella tavola è diventata magica e mi ha protetto e concesso di cavalcare onde spettacolari. C’è proprio una parte del racconto dedicata a loro e alla storia della tavola dipinta.
Sopra – La tavola di Winki dipinta dall’esperta mano di Dean (fratello maggiore di Scott)
Sotto – Dean e Scott in buona compagnia negli anni del British Arm (La Baia della Luna)
Negli anni siamo rimasti in contatto, ho visto Scott e Dean diverse volte. Dean l’ultima volta che sono stato dalle loro parti circa un anno fa era disperso J, mentre Scott che è tornato nel suo luogo di origine continua a dipingere e a insegnare le loro tecniche di pittura a chi è interessato. Nel suo contesto ha cercato e sta cercando di ricostruire una parte della sua storia e una parte dell’eredità del suo Popolo, che altrimenti andrebbe perduta. Ecco una parte della sua storia, per la restante mi ha autorizzato a lasciare i suoi contatti, che vogliate farvi fare un dipinto autentico a un prezzo più che modesto, senza intermediari, potete scrivervi; e se passate da quelle parti potete eventualmente andarlo a trovare per ritirarvi la vostra opera dopo averlo contattato. Lo potete incontrare spesso al Byron Bay Market, che non mi ricordo quand’è ma se siete in zona potete informarvi. O scrivete a lui su facebook – Scott Rotumh o Rotumahart@hotmail.com, non vi aspettate una risposta immediata perchè giustamente il tempo è davvero relativo.
Scott Rotumah così come i suoi antenati sono parte della Bundjalung Nation, che significa il luogo delle farfalle. Il Bundjalung Territory è un aerea molto estesa che comprende zone a cavallo tra gli stati attuali di Queensland e New South Wales (foto sopra). Ovviamente gli inglesi non hanno tenuto assolutamente conto delle aree geografiche e le suddivisioni tribali che avevano un loro equilibrio, ed è stato più facile dire che l’Australia era disabitata per poter fare i lori comodi, ma questa è un’altra storia e ve ne parlerò un’altra volta. Tornando a noi, Scott e la sua famiglia erano insediati in quella che ora viene denominata Tweed Region: una zona meravigliosa, e più di preciso a Fingal Heads (chiamata tradizionalmente Booningbabah “Il luogo dell’Echidna”), ed hanno abitato lì da così tanto tempo addietro che l’uomo possa ricordare. Scott è nato a Kempsey nel 1970, dove suo padre era stato assegnato a giocare nella Rugby Leauge professionale dell’area.
Fingal Heads al tramonto
Si sono trasferiti nuovamente a Fingal Heads subito dopo la sua nascita. Crescendo sulla spiaggia, Scott si trova perfettamente a casa sulla terra ferma così come nell’Oceano, anche perché ho scoperto che gli antenati da parte di sua madre per esempio arrivato dalle Fiji. Scott è ha vinto due volte l’Indigenous Surf Campionship (il circuito di surf dedicato agli aborigeni australiani) nel 1996 e nel 1998, arrivando terzo nel 1997. Aprendo la strada per il riconoscimento dei surfisti indigeni.
Scott “qualche anno” fa a Kirra Point
Luke Egan e Layne Beachlay con le tavole dipinte da Scott
Turtle – Bingi
Bundjalung
Scott è stato celebrato come artista indigeno aborigeno da oltre 14 anni. Il patrimonio naturale del tratto di costa in cui vive si riflette nella sua arte, dipingendo tutto quello che fa parte dell’ambiente del Bundjalung Country. Dalle meraviglie dell’Oceano alla maestosità delle montagne limitrofe, piene di colori vibranti e vita. La tribù dei Boonningbah, del Bundjalung Country, sono così fortunate da avere quello che la gente considerano essere gli animali tradizionali australiani come il canguro, l’echidna, il goanna (iguana australiano), i Koala, ecc che sono proprio tipici di questa parte di Australia. Assieme ad altri animali come ornitorinchi, balene, delfini, tartarughe marine, granchi e dugonghi. Questo concede agli artisti indigeni aborigeni di questo tratto di costa più varietà e contemporaneamente include ciò che rimane delle loro “storie” sui sacri luoghi di ritrovo dei loro antenati. Storie tramandate di generazione in generazione per oltre 40.000 anni e che sono state molto compromesse, rischiando di scomparire per sempre, dall’arrivo dell’uomo bianco.
Essendo gente costiera le loro opere d’arte hanno tradizionalmente colori più vivaci rispetto a quelle che generalmente ci si aspetta dall’arte aborigena. Hanno a disposizione ostriche e conchiglie che gli forniscono la base per un range di colori dagli ocra ai blu, ai rosa, viola e verdi che sono usati in mezzo ai tradizionali: nero, rosso, marrone e arancione.
Accanto a suoi fratelli, anch’essi artisti aborigeni, Scott considera se stesso un artista aborigeno contemporaneo nonostante l’utilizzo della tecnica tradizionale della pittura a puntini, soprattutto per lo stile dinamico e l’utilizzo anche di colori molto vivaci e risonanti. E in questo momento ama il fatto di poter tramandare le sue capacità e tecniche ai suoi figli, che lo continuano a stupirlo e lo ispirano ogni giorno. Vi auguro vivamente di poter avere una delle sue opere o di poterlo conoscere di persona, è una persona molto solare e con uno spiccato senso dell’umorismo, se lo contattate ditegli che vi mando io…




Scott che autografa la mia copia pesonale de La Baia della Luna
Scott Rotumah
04o1266190
FB: Scott Rotumah